Con la Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Aperuit illis” (scaricabile in fondo per approfondimenti), il Papa ha stabilito che “la III Domenica del Tempo ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio”. Tale documento è stato pubblicato il 30 settembre 2019, nella memoria liturgica di San Girolamo, all’inizio del 1600° anniversario della morte del celebre traduttore della Bibbia in latino che affermava: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”.
Quest’anno la Domenica della Parola di Dio avrà luogo il 23 Gennaio 2022. Sarà un giorno da vivere in modo solenne per riscoprire il senso pasquale e salvifico della Parola di Dio che spinge in modo sempre rinnovato ad uscire dall’individualismo per rinascere nella carità. Nella parrocchia San Benedetto rifletteremo su questo in tutte le Messe e in particolare durante la S. Messa delle ore 10:00 celebreremo con solennità tale giornata con un rito di Intronizzazione della Parola.
«La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto con il corpo stesso del Signore, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita alla mensa sia della Parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli» (Dei Verbum,21).
L’ascolto orante della Scrittura è ciò che unisce tutti i credenti in Cristo, e questa domenica posta nell’alveo della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ha anche una chiara valenza ecumenica.
Come comunità che si pone in ascolto della Parola, possiamo condividere con gli Ebrei, nostri fratelli maggiori nella fede, l’invito allo Shemà che ci chiama a disporci in una tensione relazionale con il Signore.
In questo tempo di cammino sinodale in cui tutta la Chiesa è impegnata, il prossimo 23 gennaio sarà l’occasione per chiedere la grazia di crescere sempre più nella nostra capacità di ascolto di Dio e dei nostri fratelli e sorelle, per annunciare con la nostra vita la Parola che si è fatta piena nei nostri orecchi (cfr. Lc 4, 21).
La Domenica della Parola di Dio – sottolinea il Pontefice – si colloca in un periodo dell’anno che invita a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani: “Non si tratta di una mera coincidenza temporale: celebrare la Domenica della Parola di Dio esprime una valenza ecumenica, perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a un’unità autentica e solida”.
Francesco esorta a “non assuefarsi mai alla Parola di Dio” che richiama sempre in modo nuovo “all’amore misericordioso del Padre che chiede ai figli di vivere nella carità (…) La Parola di Dio è in grado di aprire i nostri occhi per permetterci di uscire dall’individualismo che conduce all’asfissia e alla sterilità mentre spalanca la strada della condivisione e della solidarietà”. La Lettera si conclude con il riferimento a Maria, che ci accompagna “nel cammino di accoglienza della Parola di Dio” insegnandoci la beatitudine di coloro che la ascoltano e la custodiscono.
Il Papa celebrerà domenica alle 9.30, nella basilica di San Pietro. Con lo scopo di «ravvivare la responsabilità che i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione», rende noto il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, Francesco regalerà ai presenti un volume contenente un commento dei Padri della Chiesa sui capitoli 4 e 5 del Vangelo di Luca, edito dalle Edizioni San Paolo.
Durante la celebrazione (diretta su Rai1 e Tv2000), per la prima volta sarà conferito il ministero del lettorato e dell’accolitato anche alle donne e agli uomini laici, come disposto dal Papa nella lettera apostolica in forma di motu proprio “Spiritus Domini”. Due di loro sono della nostra diocesi: si tratta di Pierpaolo Perrone, della parrocchia di San Carlo da Sezze, e di Gabriel Bellan, della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Ponte Mammolo.