11 FEBBRAIO 2022
B.V. MARIA DI LOURDES
XXX GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
h.08:00 Santa Messa
h.18:00 Santo Rosario
h.18:30
Santa Messa con Celebrazione Comunitaria dell’UNZIONE DEGLI INFERMI
Sussidio unzione infermi 11 febbraio 2022
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO XXX GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
In questo tempo segnato dalla pandemia, la Giornata mondiale del malato assume un significato ancor più importante. E ne ricorre il trentennale, poiché fu istituita da san Giovanni Paolo II nel 1992. Per questo venerdì 11, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes e XXX Giornata del malato, in Parrocchia a San Benedetto pregheremo per tutti gli ammalati e rifletteremo sul tema di quest’anno.
In particolare nella Celebrazione Eucaristica delle h.18:30 sarà amministrato il Sacramento dell’Estrema Unzione a tutti gli ammalati e gli anziani presenti. Invitiamo tutti pertanto ad adoperarsi per accompagnare in Parrocchia chi avesse difficoltà a raggiungerla da solo.
Alle ore 10, nella basilica di San Pietro verrà celebrata una Messa per i malati, con il conferimento del sacramento dell’unzione ad alcuni infermi. A presiedere la celebrazione sarà il cardinale Peter Turkson, prefetto emerito del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Ma «al termine della celebrazione – annuncia il vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per la pastorale sanitaria – Papa Francesco dovrebbe rivolgere un saluto ai partecipanti».
Tutta la comunità diocesana è invitata a partecipare, «in particolare – fa sapere il vescovo Ricciardi – i malati e i loro familiari, gli operatori sanitari, i ministri straordinari della comunione, i volontari». Il numero dei posti è limitato; i biglietti per partecipare alla celebrazione sono gratuiti e possono essere ritirati presso la portineria del Vicariato a partire da martedì primo febbraio. Per alcuni malati e anziani che non possono deambulare, sarà possibile richiedere un pass attraverso il Centro diocesano per la pastorale sanitaria.
Il tema è “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (Lc 6,36). Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità”.
«Le vostre mani che toccano la carne sofferente di Cristo possono essere segno delle mani misericordiose del Padre»: è il passaggio centrale del Messaggio per la XXX Giornata mondiale del Malato in cui il Papa invita a considerare l’altissima dignità e la grande responsabilità degli operatori nel mondo della salute e della cura, dignità e responsabilità che aggiungono all’agire professionale la caratteristica di missione.
Essere misericordiosi come il Padre significa avere lo stesso sguardo di Dio sulla persona malata, uno sguardo affettivo, capace di avere l’intenzione di offrire vicinanza all’infermo e di realizzare un effettivo ed efficace incontro, e intraprendente nell’agire perché alla parola non manchi il gesto concreto del prendersi cura, fatto con amore e competenza. Tutto questo significa essere le mani e il cuore di Dio per il malato, passando dalle parole ai fatti per offrire una cura integrale.
Ogni approccio terapeutico non può prescindere dall’ascolto del paziente, della sua storia, delle sue ansie, delle sue paure». L’ascolto è esercizio che riguarda tutti gli operatori sanitari e pastorali, pur avendo obiettivi che possono sembrare più specifici, perché la domanda di senso – anche questa evocata con forza dal Messaggio – tocca corpo e spirito.
Già Socrate ammoniva: «Non permettere che alcuno ti convinca a curarlo se prima non ti abbia aperto il suo cuore, giacché il grande errore che commettono i medici del nostro tempo, nel sanare le infermità, è di considerare separati lo spirito e il corpo. Non si può guarire l’uno senza curare l’altro».