Il Papa alle famiglie: «Siate il seme di un mondo più fraterno»

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La Messa conclusiva del X Incontro mondiale, presieduta dal cardinale Farrell (Laici, famiglia e vita). L’omelia di Francesco: «Scommettere sull’amore familiare, un atto coraggioso. Nei momenti di difficoltà, non voltarsi indietro». Appuntamento a Roma 2025

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Papa Francesco saluta tutte le famiglie che hanno partecipato al X Incontro mondiale delle famiglie ribadendone la bellezza, la necessità di difenderle «dai veleni dell’egoismo, dell’individualismo, dalla cultura dell’indifferenza e dello scarto», ma soprattutto incoraggiandole «a riprendere con decisione il cammino dell’amore familiare, condividendo con tutti i membri la gioia di questa chiamata». Una gioia palpabile in piazza San Pietro, dove ieri sera, 25 giugno, è stata celebrata la Messa alla presenza di famiglie provenienti da tutto il mondo, come testimoniato dalle tante bandiere che hanno colorato la piazza. Tra loro gli oltre duemila delegati delle Conferenze episcopali che hanno preso parte ai lavori del Congresso teologico pastorale. Coppie di giovani con bambini piccolissimi e di nonni con al seguito nipoti di tutte le età, che sembravano formare un’unica grande famiglia stretta nell’abbraccio del colonnato del Bernini. Una famiglia che è Chiesa. «La Chiesa, infatti, è nata da una famiglia, quella di Nazaret – ha ricordato il vescovo di Roma -, ed è fatta principalmente di famiglie».

Prima della celebrazione, presieduta dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del dicastero per i Laici, la famiglia e la vita, Francesco ha attraversato la piazza in papamobile, insieme ad alcuni bambini. Alle famiglie che in questi giorni hanno meditato il tema dell’Incontro, “L’amore familiare: vocazione e via di santità”, Bergoglio ha chiesto quindi di vivere questo amore in modo «sempre aperto, estroverso, capace di “toccare” i più deboli e i feriti che si incontrano lungo la strada: fragili nel corpo e fragili nell’anima. L’amore, infatti, anche quello familiare, si purifica e si rafforza quando viene donato», ha sottolineato il Papa, che ha tenuto l’omelia.

Grazie alle dirette streaming e televisive, il X Incontro mondiale delle famiglie – che conclude l’Anno Famiglia Amoris laetitia – è stato vissuto in ogni angolo della Terra nella sua inedita formula multicentrica e diffusa, dando vita a «una sorta di immensa costellazione» che ha un ricco bagaglio «di esperienze, di propositi, di sogni» ma anche di «preoccupazioni e di incertezze». Rifacendosi alle letture proposte dalla liturgia, il Papa ha parlato della libertà, «uno dei beni più apprezzati e ricercati dall’uomo moderno e contemporaneo», che però manca «della libertà interiore». Ha riflettuto che chi si sposa e decide di fare figli fa la scelta «coraggiosa» di mettere la propria libertà a servizio del coniuge. Ha ribadito che oggi scommettere sull’amore familiare è un atto «coraggioso» che bisogna compiere con l’aiuto dei genitori, che «devono spingere i figli a volare fuori dal nido». E nei momenti difficili, di crisi, che inevitabilmente ci saranno, «non tornare a casa da mamma e papà – ha affermato a braccio Bergoglio – ma riscoprite l’amore». «Così si vive la libertà in famiglia – le parole di Francesco -. Non ci sono “pianeti” o “satelliti” che viaggiano ognuno sulla propria orbita. La famiglia è il luogo dell’incontro, della condivisione, dell’uscire da se stessi per accogliere l’altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare».

Il vescovo di Roma ha elargito consigli ai genitori che cercano di preservare i figli da ogni pericolo e dolore e che temono l’odierna società, «dove tutto sembra caotico e precario». Un comportamento iperprotettivo che «a volte finisce persino per bloccare il desiderio di mettere al mondo nuove vite». Il suggerimento è quello di non tarpare le ali ai figli, di non preservarli «da ogni minimo disagio e sofferenza, ma di cercare di trasmettere loro la passione per la vita, di accendere in essi il desiderio di trovare la loro vocazione e di abbracciare la missione grande che Dio ha pensato per loro. Se aiutate i figli a scoprire e ad accogliere la loro vocazione – ancora le parole di Francesco -, vedrete che essi saranno “afferrati” da questa missione e avranno la forza di affrontare e superare le difficoltà della vita». Una forza che potranno attingere anche seguendo la testimonianza dei genitori che vivono «il matrimonio e la famiglia come una missione, con fedeltà e pazienza, nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove». Gli stessi genitori accogliendo la chiamata al matrimonio hanno «lasciato il “nido”» intraprendendo un cammino ignoto «con situazioni sempre nuove, eventi inaspettati, sorprese». Hanno accolto la chiamata di Dio e sono quindi invitati a «non rimpiangere la vita di prima, la libertà di prima, con le sue ingannevoli illusioni: la vita si fossilizza quando non accoglie la novità della chiamata di Dio rimpiangendo il passato».

Al termine della celebrazione – che ha visto tra i concelebranti 15 cardinali, 140 vescovi, 271 sacerdoti – è stato consegnato e letto il testo dell’Invio missionario delle famiglie firmato da Francesco. «Siate il seme di un mondo più fraterno – scrive tra l’altro il Papa -. Siate famiglie dal cuore grande, siate il volto accogliente della Chiesa». Prima della benedizione il cardinal Farrell, volgendo un saluto, ha spiegato che il dicastero sta lavorando con le Conferenze episcopali e le diocesi per aiutarle a rispondere alla chiamata del Papa a evangelizzare le famiglie e a evangelizzare con le famiglie. «C’è ancora tanto lavoro da fare – ha ammesso -, ma dopo questo incontro nel nostro cuore ci sono fiducia e un rinnovato entusiasmo. Le famiglie, con la loro vocazione specifica alla santità, sono davvero il volto più bello della Chiesa e possono contribuire in maniera unica a evangelizzare il mondo con la loro capacità di testimoniare l’amore, la fortezza nelle difficoltà e la perseveranza nell’abbandono fiducioso a Dio». Ha quindi annunciato che il prossimo raduno delle famiglie con Papa Francesco sarà il “Giubileo delle famiglie” che si celebrerà a Roma in occasione del Giubileo del 2025, mentre l’XI Incontro mondiale delle famiglie si svolgerà nel 2028. Infine, è stata recitata la preghiera ufficiale per il X Incontro mondiale. Il testo dell’Invio missionario e la preghiera, stampati in migliaia di copie, sono stati distribuiti ai fedeli anche questa mattina, 26 giugno, durante la recita dell’Angelus.

Guarda il video integrale della Messa:

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