Francesco dedica il videomessaggio con le intenzioni di preghiera di agosto a commercianti, ristoratori, artigiani e tutti coloro che conducono varie attività, fortemente danneggiati dalle conseguenze economiche della pandemia: “Preghiamo per loro. Non compaiono nella lista dei ricchi e potenti, ma investono nel bene comune anziché nascondere il denaro in paradisi fiscali”.
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Artigiani, ristoratori, commercianti, professionisti dei trasporti o delle pulizie. È a tutti i piccoli e medi imprenditori, categoria gravemente messa alla prova dalla pandemia di Covid-19 e dai conseguenti lockdown, che Papa Francesco dedica il videomessaggio con l’intenzione di preghiera del mese di agosto.
Preghiamo perché i piccoli e medi imprenditori, duramente colpiti dalla crisi economica e sociale, trovino i mezzi necessari per proseguire la propria attività, al servizio delle comunità in cui vivono.
Una categoria danneggiata
Francesco chiama i fedeli ad un’azione spirituale collettiva nel consueto filmato diffuso all’inizio del mese dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Il videomessaggio viene tradotto in 23 lingue e con una copertura stampa in 114 Paesi.
Come conseguenza della pandemia e delle guerre, il mondo affronta una grave crisi socioeconomica. Non ce ne siamo ancora resi conto! E tra chi ha subito gravi danni ci sono i piccoli e medi imprenditori.
Nel mondo, secondo i dati della Banca Mondiale del 2021, un’impresa su quattro ha infatti dimezzato il volume delle vendite a causa della pandemia. Gli aiuti pubblici sono deboli proprio dove sono più necessari, cioè nei Paesi poveri e per le piccole imprese.
Investire nel bene comune
Per questo il Papa vuole richiamare l’attenzione sulla questione. Il suo monito giunge già dai primi secondi del video, lungo il quale si alternano immagini e riprese di uomini e donne di ogni parte del mondo impegnati nel loro lavoro. In particolare viene mostrata l’evoluzione di un mini market di frutta e verdura che, da piccola bottega, diventa attività capace di offrire impiego ad altri ragazzi, altrimenti disoccupati.
Questi lavoratori “del settore del commercio, dell’artigianato, delle pulizie, dei trasporti e tanti altri”, afferma Papa Francesco in spagnolo, sono “quelli che non compaiono nella lista dei più ricchi e potenti e che, nonostante le difficoltà, creano posti di lavoro mantenendo la propria responsabilità sociale”. Sono “quelli che investono nel bene comune anziché nascondere il proprio denaro nei paradisi fiscali”.
I mezzi per andare avanti
Tutti loro dedicano un’enorme capacità creativa a cambiare le cose dal basso, da dove viene sempre la migliore creatività. E con coraggio, con sforzo, con sacrificio, investono nella vita generando benessere, opportunità e lavoro.
Allora “preghiamo” per tutti costoro, esorta il Pontefice perché, nonostante le diverse crisi, riescano ad andare avanti e trovare i giusti mezzi che gli permettano di farlo.
La crisi, opportunità per costruire qualcosa di diverso
“Le crisi che stiamo vivendo sono – come dice il Papa – un ‘momento Noè’, un’opportunità per costruire qualcosa di diverso”, commenta padre Frédéric Fornos S.J., direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera: “In questo senso – aggiunge il gesuita – sono molto importanti i piccoli e medi imprenditori, la loro forza creativa, la loro capacità di apportare soluzioni dal basso. Senza di loro non sarebbe stato possibile attraversare la crisi del Covid, e continuano ad essere necessari anche ora. Per questo è importante pregare per loro”.
(Salvatore Cernuzio Vatican News 02.02.2022)