“Questi è il figlio mio, il prediletto: ascoltatelo!” (Mc 9,7)
Carissimi,
Dio parla al cuore di ogni sua creatura attraverso il Figlio, che è la sua Parola, e attraverso i nostri fratelli e sorelle, ma per poterlo ascoltare è necessario interrompere il nostro incessante parlare, anche interiore. La parola nasce dal silenzio e torna nel silenzio, ed è necessario il silenzio per poterla ascoltare. È necessario interrompere quel flusso continuo di stimoli esterni ed interni che ci rendono sordi a ciò che accade intorno a noi stessi. Per ascoltare Dio, come per ascoltare l’altro, bisogna svuotarci dai mille suoni che urlano incessantemente dentro di noi, e far spazio a qualcosa di nuovo che potremo accogliere e custodire.
San Giovanni della Croce scriveva: “II Padre pronunciò una parola, che fu suo Figlio e sempre la ripete in un eterno silenzio; perciò in silenzio essa deve essere ascoltata dall’anima”.
Vi auguro di mettervi in ascolto dell’Unigenito del Padre che viene al mondo, accogliendo il suggerimento di Maria a Cana: qualsiasi cosa vi dica, fatela! (Gv 2,5).
Che sia un vero Natale di pace e di gioia nello Spirito!
Angelo Card. De Donatis
Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma