C’è il presepe in carta di giornale, quello realizzato con materiali di recupero, quello in terracotta e la Natività trasportata in una zona di guerra. Sono allestimenti originali e diversi tra loro quelli che si possono ammirare sotto il colonnato del Bernini in piazza San Pietro, grazie all’Esposizione Internazionale 100 Presepi in Vaticano, giunta alla quinta edizione. Inaugurata giovedì 8 dicembre, resterà aperta per cinque settimane, fino all’8 gennaio, dalle 10 alle 19.30 con ingresso gratuito.
«La mostra – illustrano dal Dicastero per l’evangelizzazione, che la organizza – raccoglie opere realizzate da artisti di tutto il mondo, che hanno espresso la propria creatività nella rappresentazione delle scene della Natività. Lo scenario unico di piazza San Pietro inserisce i numerosi presepi, vere opere d’arte, in una cornice che invita ancor di più il visitatore a stupirsi davanti alla tradizionale scena della Natività di Gesù».
In tutto saranno esposti 120 presepi, provenienti da vari Paesi europei, come Ucraina, Ungheria, Malta, Slovenia, Slovacchia, Croazia, e del mondo, come Taiwan, Venezuela e Guatemala. Molte di queste nazioni sono rappresentate dalle rispettive ambasciate presso la Santa Sede, che si sono incaricate di promuovere l’evento nei propri Paesi.
Anche quest’anno partecipano con originali presepi diversi enti, come Atac S.p.A., che ha rappresentato la Natività all’interno del tipico autobus rosso. L’Asl Roma 2, con il Centro diurno riabilitativo “La fabbrica dei sogni”, invece, ha proposto un presepe realizzato con materiali di riciclo. All’iniziativa hanno aderito, come ogni anno, anche diverse scuole del Lazio, con colorati manufatti composti dai bambini.
In tante delle rappresentazioni riecheggiano le sfide e le crisi dell’attualità: dal presepe realizzato in Ucraina da suor Teodosia Polotniuk, dell’esarcato di Donetsk, che ambienta la nascita di Gesù nei sotterranei di una struttura che ricorda lo stabilimento metallurgico di Azovstal’, a Mariupol, a quelli che riportano in primo piano l’emergenza climatica e la tragedia delle migrazioni nel Mediterraneo, come quello realizzato dalla fondazione romana Villa Maraini onlus, per il recupero di ragazzi tossicodipendenti. Saranno presenti anche alcune statue di un presepe monumentale proveniente da Viterbo e opere prodotte da diverse associazioni italiane di presepisti.