Il Papa: uniamoci tutti per ringraziare Dio del dono che è stato Benedetto XVI

All’Angelus, Francesco ricorda ancora, come già nel Te Deum e nella Messa di questa mattina, il suo predecessore scomparso. Ieri, poco dopo il decesso, il Pontefice si era recato nel Mater Ecclesiae a pregare sulla salma di Ratzinger, che ora riposa nella cappella del Monastero. Le spoglie saranno traslate domattina con un rito nella Basilica vaticana per la venerazione dei fedeli.

L’inizio di un nuovo anno è affidato a Maria Santissima, che oggi celebriamo come Madre di Dio. In queste ore invochiamo la sua intercessione in particolare per il Papa emerito Benedetto XVI, che ieri mattina ha lasciato questo mondo. Ci uniamo tutti insieme, con un cuore solo e un’anima sola, nel rendere grazie a Dio per il dono di questo fedele servitore del Vangelo e della Chiesa.

Parole di sincero affetto quelle con cui Francesco condensa il suo dolore per la scomparsa del predecessore ma anche la gratitudine per colui che, come nel Te Deum di ieri, ha definito “dono per la Chiesa e per il mondo”. Benedetto, “il nonno buono”, il “padre” e “fratello”, come lo aveva definito in questi anni di pontificato, è morto ieri mattina a 95 anni e la Sala Stampa vaticana ha diffuso in mattinata le immagini della salma del Pontefice emerito che “riposa” nella cappella del Monastero Mater Ecclesiae, la struttura dei Giardini Vaticani, a pochi passi dalla Grotta della Madonna di Lourdes, che Ratzinger aveva scelto come sua dimora dopo la rinuncia al ministero petrino del 2013.

Francesco ieri al Mater Ecclesiae subito dopo il decesso

Nel Monastero, ieri mattina, Francesco si è recato pochi minuti dopo le 9.34, ora del decesso, ha confermato oggi il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, spiegando che, subito dopo essere stato avvertito dal segretario particolare, monsignor Georg Gänswein, il Papa ha raggiunto in macchina intorno alle 10 il Mater Ecclesiae. Già lo aveva fatto lo scorso mercoledì 28 dicembre, subito dopo aver allertato il mondo sull’aggravarsi delle condizioni di salute di Ratzinger, chiedendo per lui “una preghiera speciale”.

La salma custodita nella cappella del Monastero

Papa Bergoglio è stato il primo a far visita al defunto che, come racconta chi lo ha assistito negli ultimi minuti della sua vita, è morto mantenendo una grande serenità. Il Pontefice ha pregato accanto alla salma, che ora, come detto, si trova nella cappella del Mater Ecclesiae a fianco a un grande crocifisso, un presepe e un albero di Natale. Indossa i paramenti liturgici rossi e la mitra, ma senza il pallio. Intanto sono iniziate oggi le visite private alla camera ardente di cardinali e persone legate in modo stretto a Ratzinger. Da domani alle 9 per altri tre giorni fino al funerale del 5 gennaio, la salma sarà esposta nella Basilica di San Pietro per la venerazione dei fedeli. Sempre Bruni ha riferito che ci sarà un rito privato, domani mattina, in occasione della traslazione della salma del Papa emerito con un passaggio dalla Porta della preghiera. Le immagini saranno diffuse al termine del rito, che avrà appunto carattere privato. Le spoglie saranno poi collocate in Basilica, presumibilmente davanti all’altare, per il saluto dei fedeli a partire dalle 9.

Applausi e bandiere in Piazza San Pietro

Papa Francesco, come detto, già nella Messa di questa mattina in Basilica vaticana ha ricordato il suo predecessore, affidandolo alla intercessione della Vergine Maria. Di nuovo all’Angelus, ai 40mila fedeli presenti in Piazza San Pietro, ha chiesto di pregare, uniti, per la sua anima, citando anche il programma Rai “A Sua Immagine” dove sono state inviate immagini della “attività” e della “vita” di Joseph Ratzinger. Parole seguite da un applauso dei presenti in Piazza, da dove sventolavano bandiere della Germania, terra natìa del Papa emerito, oppure recanti il nome “Benedetto XVI”.

 

Rispondi