Sabato scorso, 11 Gennaio 2023, alle 19:30 circa si è svolta come ogni mese l’Adorazione Eucaristica “Luce nella Notte”. Sabato scorso ricorreva la XXXI Giornata Mondiale del Malato. Tale Giornata viene celebrata ogni anno nella memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, santuario che da sempre è meta di pellegrinaggio di tanti ammalati nel corpo e nello spirito.
Nell’adorazione ci hanno aiutato nella riflessione santa Bernadette Soubirous, e i segni di Lourdes: la roccia, l’acqua, la luce, i malati. Nel 165° anniversario della prima apparizione della Vergine Maria ci siamo lasciati condurre idealmente a Massabielle per contemplare “Il Cielo in una grotta”!
Il testamento spirituale di Bernadette che qui condividiamo è stato consegnato a tutti come un ricordo di quest’adorazione per la preghiera personale.
Testamento spirituale di Santa Bernadette Soubirous
“Per l’indigenza di mamma e papà per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza, per le pecore rognose: grazie, mio Dio! Bocca di troppo da sfamare che ero; per i bambini accuditi, per le pecore custodite, grazie! Grazie o mio Dio, per il Procuratore, per il Commissario, per i Gendarmi, per le dure parole di Peyremale. Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria, per quelli in cui non siete venuta, non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso. Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi, per coloro che mi hanno presa per pazza, per coloro che mi hanno presa per bugiarda, per coloro che mi hanno presa per interessata. GRAZIE, MADONNA!
Per l’ortografia che non ho mai saputa, per la memoria che non ho mai avuta, per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie! Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra una bambina più stupida di me, avreste scelto quella! Per la mia madre morta lontano, per la pena che ebbi quando mio padre, invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette, mi chiamò Suor Maria Bernarde: grazie, Gesù! Grazie per aver abbeverato di amarezza questo cuore troppo tenero che mi avete dato. Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata: “Buona a nulla”. GRAZIE!
Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura, le sue ingiustizie, le sue ironie, e per il pane della umiliazione, grazie! Grazie per essere stata quella cui la Madre Teresa Poteva dire: “Non me ne combinate mai abbastanza”. Grazie per essere stata quella privilegiata dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano: “Che fortuna non essere come Bernadette Grazie di essere stata Bernadette, minacciata di prigione perché vi avevo vista, Vergine Santa! Guardata dalla gente come bestia rara; quella Bernadette così meschina che a vederla si diceva: “Non è che questa?!”. Per questo corpo miserando che mi avete dato, per questa malattia di fuoco e di fumo, per le mie carni in putrefazione, per le mie ossa cariate, per i miei sudori, per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti, GRAZIE MIO DIO!
Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore, per la vostra notte e per i vostri baleni, per i vostri silenzi e i vostri fulmini; per tutto, per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!”