30 Settembre 2024 La presentazione del piano pastorale diocesano

Si terranno il 30 settembre alle 19 le cinque assemblee di settore per la presentazione delle linee pastorali della diocesi, guidate dai vescovi ausiliari (al centro con il coordinatore monsignor Francesco Pesce). Per il settore Nord, all’Università Salesiana (piazza dell’Ateneo Salesiano); per il Centro, a Santa Croce in Gerusalemme; per il Sud, al santuario del Divino Amore; per l’Ovest, a San Giuseppe al Trionfale; per l’Est, a San Giovanni Bosco.

«Al piano pastorale – commenta il vicegerente della diocesi, il vescovo Baldo Reina – abbiamo dato il titolo “Comunità in cammino che vive la missione e testimonia la speranza”. Abbiamo tenuto conto del percorso degli ultimi anni, dopo la fase narrativa, con il cammino di ascolto, e quella sapienziale con il discernimento comunitario. Quest’anno siamo invitati a vivere la dimensione profetica in sintonia con il cammino della Chiesa italiana e quello della Chiesa universale, mentre il Giubileo è ormai alle porte con il suo orizzonte di speranza». Le linee pastorali «sono state elaborate in maniera davvero sinodale con il contributo della équipe sinodale, di parroci, prefetti, organismi di partecipazione. Quanto ai contenuti, vorrei sottolineare la crescita nella corresponsabilità – con un’attenzione agli organismi di partecipazione –, l’invito a un maggiore coraggio nella missione; un’attenzione particolare ai giovani; l’insistenza sulla formazione cristiana; i segni di speranza, d’intesa con la Caritas, segni che ogni comunità potrà declinare in base alle sue sensibilità».

Il piano pastorale, come spiegano dall’équipe diocesana, definisce obiettivi, priorità, attività. Suggerisce alla comunità diocesana un medesimo linguaggio e favorisce la sintonia attorno a valori che riconosciamo fondanti e sui quali avviamo uno sforzo comune. Mira a promuovere la crescita spirituale, la missione evangelica e il servizio alla comunità. È suddiviso in due parti: lo strumento pastorale e le schede bibliche. È uno strumento di discernimento comunitario piuttosto che un programma da svolgere.

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