La Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal 1914. È sempre stata un’occasione per dimostrare la preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro mentre affrontano molte sfide, e per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione. Ogni anno la GMMR viene celebrata l’ultima domenica di settembre; nel 2024, sarà celebrata il 29 settembre. Il titolo scelto dal Santo Padre per il suo messaggio annuale è “Dio cammina con il Suo popolo”.
MESSAGGIO Papa Francesco GMMR2024
In questo messaggio il Santo Padre ci ricorda che tutti noi, popolo di Dio, siamo migranti su questa terra, in cammino verso la “vera Patria”, il Regno dei Cieli. I migranti sono icona contemporanea di questo popolo in cammino, della Chiesa in cammino e, allo stesso tempo, è proprio in loro e in tutti i nostri fratelli e sorelle vulnerabili che possiamo incontrare il Signore che cammina con noi.
Per questo motivo il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI) promuove una campagna comunicativa in preparazione della GMMR2024 in cui invita tutte le persone di buona volontà ad organizzare iniziative con migranti, rifugiati, persone vulnerabili… Ecco il nuovo video della campagna, in cui Papa Francesco chiede a tutti noi di camminare INSIEME, con i più vulnerabili, con Gesù:
Come ci suggerisce nel video P. Fabio Baggio, sottosegretario del DSSUI, l’idea è quella di percorrere un pezzo di strada insieme, con la nostra comunità, parrocchia, diocesi, coinvolgendo pure a tutti gli abitanti delle “periferie esistenziali” che Papa Francesco ci incoraggia ad accogliere. A tale scopo, il DSSUI sta preparando materiale di supporto per queste iniziative che possono prendere la forma di camminate meditative, momenti di riflessione a tappe, veglie di preghiera… l’importante è non lasciare indietro nessuno.
La Chiesa in tutto il mondo cammina al fianco dei più vulnerabili, al fianco di coloro in cui incontra il Risorto. Ad esempio, il progetto “Ospitalità Atlantica” consiste in una rete di più di 30 diocesi tra Europa e Africa che lavorano insieme per accompagnare i migranti e i rifugiati. O ancora, nella selva del Darién (tra Colombia e Panama) la situazione è molto critica, arrivano ogni giorno persone in difficoltà, ma le Chiese locali dell’America centrale si sono organizzate per fornire ai migranti accompagnamento materiale e spirituale.
In occasione della 110esima Giornata del migrante e del rifugiato il vescovo ausiliare di Roma Paolo Ricciardi, coordinatore dell’Ambito della Chiesa ospitale e “in uscita”, scrive: «Il Signore sta sempre con chi, disperato, è in cerca di speranza». Anche «l’Italia e Roma sono meta di tante persone che arrivano da altri luoghi del mondo. Preparandoci al Giubileo, che avrà come tema “Pellegrini di speranza”, pensiamo anche a tanti che arrivano nella nostra città non come pellegrini, ma sicuramente spinti da tanta speranza, a volte delusa per mancanza di accoglienza».
La Giornata, dunque, vuole essere «un’occasione per pregare e per riflettere insieme su quella porzione di umanità che, come accade per il popolo di Israele, è in cammino per passare dalla schiavitù alla libertà. In molti casi, però, si verifica un esodo che porta molte persone a passare da una situazione di prova grande ad altre prove, se non altre forme di schiavitù».
Le parrocchie, nella Giornata di domenica, sono invitate a una colletta per sostenere le iniziative promosse dalla Conferenza episcopale italiana in favore dei migranti.
Dio, Padre onnipotente,
noi siamo la tua Chiesa pellegrina
in cammino verso il Regno dei Cieli.
Abitiamo ognuno nella sua patria,
ma come fossimo stranieri.
Ogni regione straniera è la nostra patria,
eppure ogni patria per noi è terra straniera.
Viviamo sulla terra,
ma abbiamo la nostra cittadinanza in cielo.
Non permettere che diventiamo padroni
di quella porzione del mondo
che ci hai donato come dimora temporanea.
Aiutaci a non smettere mai di camminare,
assieme ai nostri fratelli e sorelle migranti,
verso la dimora eterna che tu ci hai preparato.
Apri i nostri occhi e il nostro cuore
affinché ogni incontro con chi è nel bisogno,
diventi un incontro con Gesù, tuo Figlio e nostro Signore. Amen.
Papa Francesco