19 Ottobre Veglia missionaria diocesana

«La missione per tutti richiede l’impegno di tutti. Occorre perciò continuare il cammino verso una Chiesa tutta sinodale-missionaria a servizio del Vangelo. La sinodalità è di per sé missionaria e, viceversa, la missione è sempre sinodale. Pertanto, una stretta cooperazione missionaria risulta oggi ancora più urgente e necessaria nella Chiesa universale come pure nelle Chiese particolari». Sono parole che Papa Francesco ha scritto nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale, che si celebra domenica prossima. “Venite al banchetto tutti” (Mt 22,9) è il tema scelto per l’occasione e sarà il filo conduttore anche della veglia missionaria diocesana, in programma sabato prossimo nella basilica di San Paolo fuori le Mura, con inizio alle ore 20.30. A presiederla sarà il vicario del Papa per la diocesi di Roma e prossimo cardinale, monsignor Baldo Reina.

Foto Diocesi di Roma / Gennari
Foto Diocesi di Roma / Gennari

Momento centrale della liturgia sarà la consegna della croce e del mandato a quanti sono in procinto di partire per le terre di missione. La celebrazione sarà inoltre arricchita dalle testimonianze di suor Mabel Mariotti, missionaria comboniana, vicedirettrice della Caritas di Pavia; suor Antonietta Papa, missionaria della Congregazione Figlie di Maria Missionarie, responsabile del progetto UISG Migranti in Sicilia; e di monsignor Giovanni Crippa, missionario della Consolata, vescovo in Brasile, che racconterà il miracolo dell’indio Sorino per intercessione del beato Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, che il giorno seguente verrà canonizzato da Papa Francesco.

«Il tema della Giornata missionaria mondiale – osserva padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese – intende affermare quella fratellanza universale che trova il suo incipit nella comunità dei credenti riuniti attorno alla mensa della Parola e del pane spezzato». Il mese missionario è anche un’occasione per sottolineare due aspetti importanti, aggiunge padre Albanese: «Il primo è quello vocazionale, perché c’è bisogno di anime generose disposte ad uscire fuori le mura per raggiungere i crocicchi delle strade, non solo quelle geografiche ma anche esistenziali. Un’attenzione particolare deve essere poi rivolta al tema della solidarietà: è bene ricordare che la raccolta per la Giornata missionaria mondiale non deve essere intesa come carità “pelosa”, ma come partecipazione al banchetto. Le offerte saranno devolute al fondo universale sotto l’egida delle Pontificie Opere Missionarie Internazionali per sostenere le giovani Chiese nelle periferie del mondo».

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