“Ritessere fiducia” è il tema scelto per la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi che la Chiesa in Italia celebra il 18 novembre. “Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente”, scrive Chiara Griffini, presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili della Cei, nel testo che accompagna i sussidi. “In ogni forma di abuso – spiega Griffini – sappiamo esserci invece un tradimento e una rottura nella fiducia, che investe non solo vittima e abusante, ma tutto il contesto in cui ciò accade”.
Il Manifesto di questa edizione è la riproduzione di una celebre opera di Alberto Burri “Sacco e oro” (1956): “Ritessere fiducia è tentare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura – spiega ancora la presidente -, come evocato dal dipinto ‘Sacco e oro’ di A. Burri, cosi che possiamo anche noi rivestire ‘di abiti di lino finissimo’ e porre ‘al collo un monile d’oro’ (cfr Gen 41,42)”.
Giunta alla sua quarta edizione, infatti, la Giornata, istituita in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, coinvolge tutta la comunità cristiana nella preghiera, nella richiesta di perdono per i peccati commessi e nella sensibilizzazione riguardo a questa dolorosa realtà. Sono sempre più numerose le iniziative che vengono promosse sul territorio nella settimana della ricorrenza: veglie, incontri, momenti di approfondimento e confronto.
«Custodire, ascoltare e curare» sono i verbi consegnati dal Santo Padre ai referenti diocesani dei Servizi per la Tutela dei minori e le persone vulnerabili e ai responsabili dei Centri di Ascolto. Tre verbi che la nostra diocesi riascolterà e mediterà in occasione della veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo Baldo Reina, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma.
Si è scelto, quest’anno, di celebrare la veglia in una parrocchia romana, Santa Bernadette Soubirous, con il desiderio di coinvolgere la gente e il territorio in una riflessione profonda, che tutti ci riguarda, affinché la Chiesa di Roma cresca sempre più in una cultura della tutela, della cura e del rispetto per la dignità e la bellezza di ogni persona umana, specie i piccoli e vulnerabili. Seguendo il tema scelto dalla Conferenza episcopale italiana – “Ritessere Fiducia” – si pregherà per le vittime e i sopravvissuti, chiedendo al Signore di chinarsi sul loro dolore e toccare, anche attraverso la nostra disponibilità, quelle ferite che solo il Suo Amore Crocifisso può riparare.