29 Dicembre 2024 Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, viene celebrata la domenica successiva al Natale. Si tratta di una festa che si è sviluppata a partire dal XIX secolo in Canada e poi in tutta la Chiesa a partire dal 1920. All’inizio era festeggiata la domenica dopo l’Epifania. Una festa che mira a indicare nella santa Famiglia di Nazaret “il vero modello di vita” (Colletta) per le nostre famiglie a cui ispirarsi e dove trovare aiuto e conforto.

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Ed egli rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. (Lc 2,41-52)

Il dono

Il primo dato che emerge dai testi biblici di questa Festa, è che il figlio è dono di Dio. lo si coglie dalla prima lettura, che narra la nascita del profeta Samuele, e lo si coglie dalla risposta che Gesù dà ai suoi genitori al Tempio.

L’incomprensione

Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Nella domanda di Maria, “Tuo padre ed io, angosciati ti cercavamo”, Maria pensava al padre Giuseppe, nella risposta, Gesù si riferisce al Padre suo, Dio. Maria e Giuseppe “non compresero”, pur sapendo che quel figlio è “dono di Dio”. In fondo, solo la Croce svelerà in tutta la sua pienezza chi è Gesù, il Figlio di Dio.

Il cammino di fede di Maria

Quella risposta non sarà facile per la Vergine Maria, tanto che l’evangelista puntualizza che “custodiva tutte queste cose nel suo cuore”. Non le scarta dalla memoria e dal cuore, ma è consapevole che deve aspettare per capire. È il cammino della fede, dove il dubbio non ferma la speranza, ma si apre all’attesa.

Giuseppe e Maria, genitori

Come i genitori d’oggi, anche Giuseppe e Maria incontrarono fatica nel comprendere le parole e le scelte del Figlio Gesù: da loro i genitori d’oggi possono imparare a prendere coscienza che a monte di tutto che un figlio che deve crescere ed è chiamato certamente a corrispondere alle tante attese che sono poste in lui – quelle dei genitori, degli amici, dei colleghi… – ma c’è un’attesa ancora più importante, fondamentale e fondante, quella di Dio, Padre e Creatore. Di fronte a questa attesa, che si fa “chiamata” nel cuore di ciascuno, l’atteggiamento più consono è quello della preghiera, del “custodire nel cuore” affinché ogni cosa sia svelata nei tempi e nei modi opportuni.

Lo Spirito Santo parla alle famiglie di oggi

Lo Spirito santo continua ancora oggi a guidare “tutte le genti”, “tutte le coppie”, “tutti i genitori”. Ma occorre mettersi in ascolto dello Spirito che parla in noi. Se il Figlio di Dio ci viene incontro in un bambino e solo uno sguardo di fede sa coglierlo presente, allora è importante ricordarci che le cose quotidiane non sono mai di poco conto; che gli incontri quotidiani non sono mai inutili o pure coincidenze: ci vuole uno sguardo di fede per cogliere dentro e oltre. Perché tutto è “luogo” in cui incontriamo (o rifiutiamo) la presenza di Dio. Tutto è segno per chi crede.

Vangelo della famiglia

Vivere il vangelo della famiglia non è facile oggi, ancor più in questi tempi. Si viene criticati o attaccati solo perché si vuol difendere la vita fin dal grembo materno. Eppure nel vangelo noi troviamo la via per vivere una vita bella a livello personale e famigliare, una via certamente impegnativa, ma affascinante e totalizzante. Una via della quale merita ancora oggi fidarsi e affidarsi, sull’esempio e per intercessione della stessa Santa Famiglia di Nazaret. In ogni famiglia ci sono momenti lieti e tristi, tranquilli e difficili. È la vita. Vivere il “vangelo della famiglia” non esula dal vivere difficoltà e tensioni, di incontrare tempi di lieta fortezza e momenti di tristi fragilità. Famiglie ferite e segnate da fragilità, da fallimenti, da difficoltà…possono risorgere se imparano ad attingere alla fonte del vangelo, possono ritrovare nuove possibilità di ripartenza. Preghiera

Gesù, Maria e Giuseppe
a voi, Santa Famiglia di Nazaret,
oggi, volgiamo lo sguardo
con ammirazione e confidenza;
in voi contempliamo
la bellezza della comunione nell’amore vero;
a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie,
perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia. Santa Famiglia di Nazaret,
scuola attraente del santo Vangelo:
insegnaci a imitare le tue virtù
con una saggia disciplina spirituale,
donaci lo sguardo limpido
che sa riconoscere l’opera della Provvidenza
nelle realtà quotidiane della vita.
Santa Famiglia di Nazaret,
custode fedele del mistero della salvezza:
fa’ rinascere in noi la stima del silenzio,
rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera
e trasformale in piccole Chiese domestiche,
rinnova il desiderio della santità,
sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione, dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono.
Santa Famiglia di Nazaret,
ridesta nella nostra società la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
bene inestimabile e insostituibile.
Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace per i bambini e per gli anziani,
per chi è malato e solo,
per chi è povero e bisognoso.
Gesù, Maria e Giuseppe
voi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo.

(Papa Francesco, Preghiera recitata davanti all’icona della Santa Famiglia
in occasione della Giornata della Famiglia, 27 ottobre 2013)

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