Il 7 dicembre il Concistoro: la lettera del vicario al popolo di Dio

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Il 7 dicembre, nel Concistoro, il vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma, monsignor Baldo Reina, sarà creato cardinale. Di seguito la lettera alla diocesi

Al popolo di Dio che è in Roma.
Riprendo le parole del Santo Padre indirizzate ai Cardinali eletti il 6 ottobre: “Occhi alti, mani unite, piedi nudi”. Desidero farle mie nell’impegno che mi attende da qui in avanti. a tutti chiedo di pregare affinché il Signore mi custodisca in questi tre atteggiamenti, rendendomi un pastore orante, generoso e povero.

L’appuntamento del prossimo Concistoro (7 e 8 dicembre) coinvolge in modo significativo la Diocesi di Roma; al Vicario sarà chiesto di collaborare con il Santo Padre all’interno del Collegio Cardinalizio, unendo il servizio alla Chiesa universale con quello alla Chiesa locale, all’interno di un paradigma di comunione. Tutto ciò che ha una valenza ecclesiale ha un orizzonte che supera il riferimento alla singola persona. Dal momento in cui ho appreso la notizia della mia creazione a Cardinale ho sentito che dentro il mandato di Vicario vi fosse un riferimento a tutti i cristiani di Roma; ed è per Voi che intendo svolgere la missione che mi è stata affidata.

Mi impegno ad essere come colui che serve, ad immagine di cui Colui che ha servito fino a dare la vita per tutti; servizio nella linea della comunione, del dialogo aperto, dello sguardo evangelico sulla città, dell’ascolto di ciò che lo Spirito dice alla Chiesa, della lettura dei segni dei tempi perché si realizzi, con maggiore efficacia, la pedagogia dell’Incarnazione.
Ho sperimentato personalmente che è il Signore a condurre la storia; coloro che sono scelti sono fedeli alla missione affidata solo se non smettono di vivere intimamente uniti a Lui con profonda umiltà.

Sento di avere bisogno di tutti, in particolare dei sacerdoti; desidero ascoltarvi e servirvi. Riconosco quanto sia prezioso il lavoro pastorale di ciascuno di voi, che spesso nascosto e svolto in contesti difficili. Voi sacerdoti siete la cucitura primaria di questa Chiesa; il mio servizio non potrà che essere a favore della comunione e della fraternità che il Maestro ci richiede. E a voi laici, impegnati nelle varie realtà della nostra diocesi, assicuro la mia vicinanza, stima e gratitudine.

Affido alla materna protezione della Salus Populi Romani il mio ministero. In attesa di incontrarVi alla Santa Messa che presiederò l’8 dicembre alle 17.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, a tutti giunga il mio fraterno abbraccio e la mia paterna benedizione.

2 dicembre 2024

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