“Tutta la Chiesa italiana, popolo di Dio e Pastori, in questo momento di grande angoscia, sente il bisogno di stringersi intorno a Papa Francesco, nell’abbraccio della preghiera, per invocare da Dio Padre il dono della salute”. Lo afferma Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, invitando le comunità ecclesiali a pregare per il Santo Padre.
L’Ufficio Liturgico Nazionale ha predisposto due schemi, uno per la recita del Santo Rosario e uno per l’Adorazione eucaristica, che potranno essere adattati nei diversi contesti locali. “Con la stessa incrollabile fede del centurione, ogni comunità e ciascun fedele, affidi al Signore Gesù la sofferenza di Papa Francesco confidando nella sua pronta risposta: ‘Io verrò e lo curerò’. Facciamo dunque nostra la preghiera liturgica: ‘Signore Gesù, redentore del mondo, che hai preso su di te i nostri dolori e hai portato nella tua passione le nostre sofferenze, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per il nostro fratello infermo: donagli fiducia e ravviva la sua speranza perché sia sollevato nel corpo e nello spirito’”.
I due schemi si affiancano ad alcune intenzioni di preghiera che possono invece essere inserite nelle Celebrazioni Eucaristiche e nella Liturgia delle Ore.
Questa sera, alle ore 20, nella chiesa di San Domenico a Bologna, il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, presiederà il Santo Rosario per la salute di Papa Francesco. La preghiera verrà trasmessa in diretta su Tv2000 (canale 28) e su Play2000 (la piattaforma streaming di Tv2000 e inBlu2000).
“Vogliamo stringerci al Santo Padre – afferma il Cardinale Zuppi –, chiedendo al Signore di sostenerlo in questo momento di sofferenza, perché trovi sollievo e possa ristabilirsi al più presto. Sarà un modo concreto per rinnovargli la vicinanza e l’affetto delle comunità ecclesiali italiane, che da giorni hanno intensificato la loro preghiera”.
Quello di stasera è, infatti, il primo appuntamento che, a partire da Bologna, coinvolgerà da domani tutte le Chiese in Italia unite, insieme, in un unico abbraccio orante.