SANTA QUARESIMA 2020

Il 26 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, inizia la Quaresima. È il «tempo forte» che prepara alla Pasqua, culmine dell’Anno liturgico e della vita di ogni cristiano. La Quaresima si conclude il Giovedì Santo con la Messa in Coena Domini (in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia e in cui si svolge il rito della lavanda dei piedi) che apre il Triduo Pasquale. Quest’anno la Pasqua viene celebrata il 12 aprile. Come dice san Paolo, la Quaresima è «il momento favorevole» per compiere «un cammino di vera conversione» così da «affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male», si legge nell’orazione colletta all’inizio della Messa del Mercoledì delle Ceneri. Questo itinerario di quaranta giorni che conduce al Triduo pasquale, memoria della passione, morte e risurrezione del Signore, cuore del mistero di Salvezza, è «un entrare nel deserto del creato per farlo tornare ad essere quel giardino della comunione con Dio che era prima del peccato delle origini», come ci ricorda Papa Francesco.

Le Ceneri

Il Mercoledì delle Ceneri è giorno di digiuno e astinenza dalle carni (così come lo è il Venerdì Santo, mentre nei Venerdì di Quaresima si è invitati all’astensione dalle carni). Come ricorda uno dei prefazi di Quaresima, «con il digiuno quaresimale» è possibile vincere «le nostre passioni» ed elevare «lo spirito». Durante la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri il sacerdote sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte. Secondo la consuetudine, la cenere viene ricavata bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. La cenere imposta sul capo è un segno che ricorda la nostra condizione di creature ed esorta alla penitenza.

Allora buona e santa Quaresima di autentica conversione e affidamento alla Volontà divina desiderosa unicamente della nostra salvezza.

Don Vincenzo

 

 

 

Calendario liturgico – pastorale Febbraio 2020

All’inizio del mese di Febbraio la Chiesa celebra la presentazione di Gesù al Tempio. Maria «presenta» a Dio il figlio Gesù, glielo «offre». Ora, ogni offerta è una rinuncia.

Comincia il mistero della sofferenza di Maria, che raggiungerà il culmine ai piedi della croce. La croce è la spada che trapasserà la sua anima. Ogni primogenito ebreo era il segno permanente e il memoriale quotidiano della «liberazione» dalla grande schiavitù: i primogeniti in Egitto erano stati risparmiati. Gesù, però, il Primogenito per eccellenza, non sarà «risparmiato», ma col suo sangue porterà la nuova e definitiva liberazione.

Il gesto di Maria che «offre» si traduce in gesto liturgico in ogni nostra Eucaristia. Quando il pane e il vino – frutti della terra e del lavoro dell’uomo –  ci vengono ridonati come Corpo e Sangue di Cristo, anche noi siamo nella pace del Signore, poiché contempliamo la sua salvezza e viviamo nell’attesa della sua «venuta».

1 Sab
2 Dom

IV DOMENICA T.O. PRESENTAZIONE DEL SIGNORE – Candelora

Giornata della Carità

3 Lun
4 Mar
5 Mer  Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

 Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

6 Gio
7 Ven  Primo venerdì del mese: ore 17,30 Esposizione del Santissimo, S.Rosario, Benedizione eucaristica.
8 Sab
9 Dom  V DOMENICA DEL T.O.
10 Lun
11 Mar
12 Mer  Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

 Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

13 Gio
14 Ven
15 Sab
16 Dom  VI DOMENICA DEL T.O.
17 Lun
18 Mar
19 Mer  Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

 Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

20 Gio
21 Ven
22 Sab
23 Dom  VII DOMENICA DEL T.O.
24 Lun
25 Mar  Ore 19,00 preghiera per i malati della nostra parrocchia guidata dalla “Comunità di Sant’Egidio”
26 Mer  LE CENERI: Inizio del Tempo di Quaresima

Oltre alle SS.messe in orario verrà celebrata una s.messa alle ore 11.oo

27 Gio
28 Ven ore 17,45 VIA CRUCIS
29 Sab

 

CALENDARIO LITURGICO-PASTORALE- GENNAIO 2020

GENNAIO è il mese che la CHIESA dedica al Nome di Gesù, all’Epifania e al Battesimo di GESU’. Con la festa del Battesimo di Gesù termina il Tempo di Natale ed inizia il Tempo ordinario.

 

GENNAIO 2020

 

1 M Solennità di Maria Madre di Dio
2 G  
3 V Primo venerdì del mese:

ore 17,30 Esposizione del Santissimo, S.Rosario, Benedizione.

4 S  
5 D II domenica Tempo di Natale

“Giornata della carità”

ore 19,45 in chiesa, “Concerto di Natale”.

6 L Solennità Epifania del Signore.
7 M  
8 M Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

Riprendono gli incontri del catechismo.

 

 

Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

9 G Riprendono gli incontri del catechismo.

 

10 V Riprendono gli incontri del catechismo

 

11 S  
12 D Battesimo di Gesù
13 L  
14 M  
15 M Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

16 G  
17 V  
18 S  
19 D II Domenica del TO. Inizia il tempo ordinario.
20 L Ore 19,15: Sala riunioni lectio divina.
21 M  
22 M Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

23 G  
24 V  
25 S  
26 D III domenica del TO
27 L  
28 M

 

Ore 19,00 preghiera per i malati della nostra parrocchia guidata dalla “Comunità di Sant’Egidio”
29 M Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

Ore 16,00 in sala riunioni Gruppo SACRI.

30 G  
31 V  

 

Oggi per noi è nato il Salvatore

Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.

All’’uomo di oggi, che è poi l’uomo di sempre, l’uomo che è ciascuno di noi, viene comunicata una notizia che dilata il cuore: oggi ti è stata donata, regalata la salvezza con un puro atto d’amore.

Dobbiamo chiederci se in un mondo come il nostro, l’uomo di oggi attende di essere salvato e poi da chi e da che cosa? Forse anche noi non abbiamo ben chiaro che cosa significa Salvezza, immediatamente pensiamo che il Figlio di Dio si sia incarnato per liberarci dai nostri peccati, oppure che sia stato mandato da Dio per risolvere i problemi che angustiano la nostra esistenza.

Prima di tutto Salvezza deriva da salus da cui salute, quindi salvare significa prima di tutto, rendere forte, custodire, conservare, “salvaguardare”.

Salvare è: condurre qualcuno a realizzare lo scopo della sua esistenza, permettergli di “compiersi”, di trovare il proprio destino. Dio si è incarnato per donarci il senso pieno della nostra vita, per condurci alla felicità e alla beatitudine eterna, alla partecipazione della Sua stessa vita divina: “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in pienezza, in abbondanza”.

Ma la cosa più straordinaria è che la salvezza giunge a noi non imposta, non nella potenza, ma da un Dio-bambino, fragile, indifeso, debole, disarmato. Questo è lo stile di Dio, di un Dio mite e umile, ricco di amore e misericordioso. “Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia…”. Questo Bambino è tutto per noi, è Dio che si presenta alle sue creature e si rivela nel segno della povertà, dell’umiltà, è per noi un invito, come ci ricorda san Paolo nella seconda lettura: “a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.”.

Questo Natale allora è l’occasione giusta per ripartire da Dio, per rimettere il Signore Gesù al centro della nostra vita, delle nostre relazioni, delle nostre scelte e decisioni importanti.

Il nostro presente e il nostro futuro è in quel figlio che ci è stato dato, nella piccolezza e nella fragilità, nella profondità delle beatitudini, nell’esercizio della povertà, del perdono, dell’umiltà, della pace.

Non mi resta allora che augurare a voi tutti e alle vostre famiglie, anche a nome della comunità dei sacerdoti della nostra parrocchia, un Santo Natale ricco di pace e di serenità con la mia particolare benedizione.

Don Vincenzo-parroco.