ESERCIZI SPRITUALI DI AVVENTO 2018

Carissimi fedeli e parrocchiani, come da programma e dalle indicazioni che ci vengono dal progetto pastorale della nostra Diocesi di Roma per l’anno 2018-2019 vogliamo vivere insieme la prima tappa di questo percorso che è la memoria attraverso gli esercizi spirituali di Avvento. La nostra Chiesa ci chiede di fare memoria del nostro personale e comunitario cammino di fede. Oggi il Signore chiede ad ognuno di noi: dove sei? In che modo il Signore oggi ti sta guidando nella tua vita? Il Signore è al centro nel tuo rapporto con Dio e con i fratelli? Saranno serate che ci aiuteranno a riflettere e a meditare  sulla presenza e l’azione del Signore nella nostra storia personale e nella storia della nostra comunità parrocchiale.

Il titolo degli esercizi sarà: Facciamo memoria del nostro rapporto con Dio e con i fratelli, nella fede comune e nella comune appartenenza alla Chiesa.

Ci faremo guidare dall’Apostolo san Paolo e dalle parole del nostro santo Padre Papa Francesco.

Prima serata: mercoledì 12 dicembre.

Ascolteremo e mediteremo un brano tratto dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani cap. 12 versetti 1-21.

Seconda serata: giovedì 13 dicembre

Ascolteremo e mediteremo un brano tratto dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti cap 13 versetti 1-13 il famoso “Inno alla carità”.

Terza serata: venerdì 14 dicembre

Serata conclusiva dedicata all’ascolto, alla preghiera e all’adorazione. Ci faremo guidare dalle parole del nostro santo padre Papa Francesco tratte dalla sua ultima Esortazione apostolica Gaudete et exultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, in particolare ci soffermeremo sul cap. III, “Alla luce del Maestro”.

Gli esercizi spirituali si terranno nella nostra chiesa di san Benedetto ed inizieranno alle ore 21.00.

Invito tutti a non perdere questa occasione di Grazia che il Signore ci dona per crescere nel Suo amore.

Vostro

Don Vincenzo

 

 

“CALENDARIO LITURGICO-PASTORALE” DICEMBRE 2018

 

Con domenica 2 dicembre inizia il nuovo Anno liturgico 2018-2019 ed il tempo di Avvento, durante il quale facciamo memoria della venuta del Verbo incarnato «nell’umiltà della nostra natura umana» certi che egli «verrà di nuovo nello splendore della gloria».

I modelli per vivere lo spirito dell’Avvento

Nel breve e denso tempo di Avvento, la liturgia presenta alcune figure che incoraggiano la comunità cristiana pellegrinante nel tempo e protesa verso la piena realizzazione del disegno salvifico:

  • a vivere l’attesa vigilante e gioiosa di «Colui che è, che era e che viene» (Ap 1,8);
  • a coltivare la speranza, tesi a capire il senso del tempo e della storia per la nostra salvezza;
  • a vivere un perenne processo di conversione, per accogliere il Figlio di Dio che viene in mezzo a noi e per aprire il cuore al fratello.

Tra i modelli proposti brilla in modo tutto particolare la vicenda della Beata Vergine Maria, alla quale il tessuto celebrativo d’Avvento riserva uno spazio cultuale frequente, in modo che i fedeli possano assumerla come modello per andare incontro al Salvatore che viene, vigilanti nella preghiera, esultanti nella sua lode.

Oltre alla Vergine Maria, le altre figure bibliche che danno una particolare tonalità a questo tempo sono:

il profeta Isaia, che ha consegnato un’eco profonda della speranza del popolo eletto (in modo particolare si leggono le pagine del Deutero-Isaia, che costituiscono un annuncio di speranza per gli uomini di tutti i tempi); Giovanni il Battista, precursore del Messia, investito da Dio della missione di preparare le vie al Messia veniente; San Giuseppe, uomo giusto appartenente alla stirpe di Davide, chiamato a custodire con paternità il Redentore.

Invito tutti a vivere il tempo di Avvento, che culminerà con la celebrazione del Natale di Nostro Signore, con gioiosa e vigilante fiducia.

 

DICEMBRE 2018

1 S Novena dell’Immacolata dopo la messa delle ore 18.30.
2 D Domenica I di Avvento

Giornata della Carità

3 L Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

Ore 19.15: Lectio divina in sala riunioni.

4 M Novena dell’Immacolata dopo la messa delle ore 18.30
5 M Novena dell’Immacolata dopo la messa delle ore 18.30.
6 G Novena dell’Immacolata dopo la messa delle ore 18.30
7 V 1° venerdì del mese: ore 17.30 esposizione e adorazione del Santissimo-S. Rosario-ore 18.30 Santa messa vigilia della Solennità Immacolata Concezione.
8 S Solennità Immacolata Concezione della B.V.M.  SS. messe: 8,30-10.00-11.30. Attenzione: la santa messa delle 18.30 è già la messa vespertina della II domenica di Avvento.
9 D Domenica II di Avvento

Mercatino di Natale.

10 L Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.

 

12 M Ore 16,30 in sala riunioni incontro gruppo S.A.C.R.I.

Ore 21.00 In chiesa. Esercizi spirituali di Avvento

13 G Ore 21.00 Esercizi spirituali di Avvento
14 V Ore 21.00 Esercizi spirituali di Avvento
16 D Domenica III di Avvento

Mercatino di Natale.

 

Inizio Novena di Natale dopo la s.Messa Vespertina delle 18.30

19 M Ore 16,30 in sala riunioni incontro gruppo S.A.C.R.I.
23 D Domenica IV di Avvento
24 L Ore 18.30 Messa vespertina nella Vigilia.

Ore 24.00 Solenne Messa della notte

25 M Solennità del Santo Natale di nostro Signore.

Orario Sante messe: 8.30-10.00-11.30-1830.

26 M Ore 16,30 in sala riunioni incontro gruppo S.A.C.R.I.
31 L

 

Dopo la Santa messa delle 18.30 Solenne “Te Deum” di ringraziamento.

 

Orario SS. Messe periodo invernale

Domenica e festività: 8,30-10,00-11,30-18,30

Prefestiva del Sabato: 18,30

Feriali: 7,45-18,30

N.B. Da martedì 1° Gennaio 2019 la santa messa feriale del mattino verrà celebrata alle ore 8.00.

Durante i giorni feriali la santa messa del mattino è preceduta, alle ore 7,30 dalla recita delle lodi e dal santo Rosario.

Segue dopo la S.Messa la recita della “Coroncina della Misericordia”.

Tutte le sere alle ore 18, 00 recita del S.Rosario.

 

 

 

 

 

“CALENDARIO LITURGICO-PASTORALE” NOVEMBRE 2018

Il mese di Novembre dedicato alla commemorazione dei nostri cari defunti si apre con la Solennità di tutti i Santi.
Per la fede cattolica, “santo” è colui che sull’esempio di Gesù Cristo, animato dall’amore, vive e muore in grazia di Dio; in senso particolare è colui che in vita si è distinto per l’esercizio delle virtù cristiane in forma eroica o per aver dato la vita a causa della fede (i martiri).
La Chiesa cattolica, attraverso un atto proprio del magistero del Papa, proclama santo una persona solo in seguito all’esito di un articolato procedimento detto canonizzazione.
Ogni Santo viene festeggiato nel giorno della morte terrena.
E’ quello il giorno della nascita alla vita celeste.
Non è, quindi, il pianto e le lacrime che devono dominare il mese di Novembre, ma la serenità e la gioia per quanto i nostri cari hanno raggiunto e per quanto attende ciascuno di noi.
La vita eterna piena di felicità e di ogni bene, nel possesso di Dio, è e sarà la realtà di ogni seguace sincero e fedele di Cristo.
Una preghiera per i nostri fratelli e sorelle defunti.
Esultino nello splendore della tua luce, o Dio, le anime che in Te credettero e credono.
Brilli la luce rivelatrice per coloro che passarono nell’ombra, giungano ad essa coloro, cui non fu insegnato a conoscerTi, o che non seppero trovarTi! Vivano questa luce e questa vita coloro cui fu negato ogni conforto; coloro cui la vita terrena fu fatica e sofferenza.
Dà a noi, o Signore, quella vita interiore per cui nell’intimo comunichiamo col mondo invisibile nel quale i nostri cari si trovano.
Con quel mondo che aspetta Te, o Dio, e che vede Te fra i chiarori dell’alba o nella luce del giorno eterno! Possa questa preghiera entusiastica e piena di fede sostenere ciascuno di noi nei momenti difficili e delicati della nostra esistenza terrena.

NOVEMBRE 2018

1 G Solennità di tutti i Santi
Orario SS.Messe come quello festivo-domenicale. 8,30-10,00-11,30-18,30.
2 V Commemorazione dei fedeli defunti
Orario S. messe: 7.45-11.00-18.30
Primo venerdì del mese: ore 17,30 esposizione Santissimo, adorazione e recita del S. Rosario.
4 D XXXI domenica T.O.: Giornata della Carità
5 L Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.
Ore 19.15: Lectio divina in sala riunioni.
7 M Ore 16,30 in sala riunioni incontro gruppo S.A.C.R.I.
11 D XXXII domenica T.O.
12 L Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.
Ore 19.15: Lectio divina in sala riunioni.
14 M Ore 16,30 in sala riunioni incontro gruppo S.A.C.R.I.
18 D XXXIII domenica T.O.
19 L Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.
21 M Ore 16,30 in sala riunioni incontro gruppo S.A.C.R.I.
25 D Solennità di Cristo Re
26 L Ore 16.00 in chiesa cappella del Sacro Cuore, Cenacolo di preghiera nella Divina Volontà.
27 M Ore 19,15 Preghiera per i malati guidata dalla Comunità di Sant’Egidio.
28 M Ore 16,30 in sala riunioni incontro gruppo S.A.C.R.I.

Orario SS. Messe periodo invernale
Domenica e festività: 8,30-10,00-11,30-18,30
Prefestiva del Sabato: 18,30
Feriali: 7,45-18,30

NB. Durante i giorni feriali la santa messa del mattino è preceduta, alle ore 7,30 dalla recita delle lodi. Segue dopo la S.Messa la recita della “Coroncina della Misericordia”.
Tutte le sere alle ore 18, 00 recita del S.Rosario.

CAMMINO DIOCESANO, STRUTTURA DEGLI INCONTRI

 

L’anno pastorale 2018-2019 della Diocesi di Roma, parte dalla domanda: “dove sei?” e da questa domanda si lascia dare una forma tutta particolare, diversa dagli altri anni. Ne scaturisce un cammino che prevede tre grandi tappe: la memoria, la riconciliazione e l’ascolto del grido della città.
La riflessione sulla memoria ci prenderà fino a Natale. Per ognuno di queste tre grandi tappe sono previsti cinque passaggi.
primo passaggio: riunione del consiglio dei Prefetti;
secondo passaggio: il settore;
terzo passaggio: riunione di Prefettura tra preti;
quarto passaggio: riunione di Prefettura in cui tutti sono convocati: vescovo ausiliare, preti, religiosi e laici (ci saranno quindi tre di questi incontri plenari di prefettura: uno prima di Natale, uno prima di Pasqua e uno tra aprile-maggio).
Ultimo passaggio: in parrocchia.
Per via di questi cinque passaggi, il calendario degli incontri di prefettura e di settore di noi preti ne viene profondamente modificato, ci saranno meno incontri di settore e meno incontri di prefettura tra preti.
La prima tappa: la memoria. Ognuno di noi avrà tra le mani il testo-base in cui si narra la storia della diocesi di Roma dal dopo-Concilio ad oggi. La preoccupazione che ci deve guidare nel riflettere insieme non è quella di una precisa ricostruzione dei fatti, ma di fare una lettura di fede, sapienziale, di ciò che abbiamo vissuto in questi cinquantatré anni dal Concilio: in che modo il Signore ci ha guidati? Ricordiamoci che l’obiettivo è rispondere alla domanda: dove sei? Il testo-base servirà per realizzare insieme l’esercizio di questa lettura credente, capace di cogliere la presenza e l’azione del Signore.
La storia della diocesi, contenuta nel testo-base, verrà poi raccontata nell’incontro di settore (accompagnata da qualche commento “a caldo” dei presenti), e diverrà il punto di partenza per la stessa riflessione sapienziale da realizzare tra preti in prefettura. Le riflessioni saranno poi inviate a don Paolo Asolan e alla segreteria del Consiglio dei Prefetti, in vista della scrittura di una storia condivisa della Diocesi di Roma.
Altro passaggio: tra ottobre e novembre organizziamo un incontro serale di prefettura destinato a laici, religiosi, preti e presieduto dal vescovo ausiliare. Chiediamo la partecipazione di tutti, comprese quelle realtà ecclesiali che, pur non essendo inserite in una parrocchia, sono però presenti nel territorio. In questo incontro il vescovo narrerà la storia della diocesi di Roma (il testo-base) invitando poi tutti a scambiarsi idee, impressioni, ricordi, divisi in piccoli gruppi. Bisognerà preparare i facilitatori dei piccoli gruppi, fornendo loro anche delle piste di riflessione per facilitare il confronto. Chi invitare a questo incontro di prefettura? Soprattutto gli operatori pastorali, non solo quelli “attempati” ma anche “chi lo è da poco”, perché possa sentire il racconto e la testimonianza di “chi c’era” (Si realizzerà così quanto il Papa ci ha chiesto di fare: i vecchi racconteranno i loro sogni, i giovani avranno visioni per l’oggi…). Anche questi contributi, sintetizzati da un segretario della prefettura, verranno inviati alla segreteria del Consiglio dei Prefetti.
Rimane l’ultimo passaggio: tutte le parrocchie, comunità, associazioni sono invitate a “scrivere” una propria storia del cammino fatto in questi cinquant’anni, una storia della loro comunità. Lo possono fare semplicemente in una serata di preghiera e di condivisione della memoria a cui tutti sono invitati, o anche nella forma di una mostra, di un video, ecc. Ribadiamo: la cosa importante è che non sia una storia da storici ma una storia che coglie il senso profondo della guida di Dio. È quello che Mosè fa: “Ricordati del cammino. Ricordati di come il Signore ti ha guidato”.
L’altra iniziativa da realizzare in parrocchia è il Ritiro d’Avvento sul principio e fondamento di Sant’Ignazio “Chi sono io, chi sei tu, o Signore?”. Sarebbe bello che questo ritiro fosse predicato dai parroci; i parroci stessi e tutti gli altri sacerdoti lo vivranno nel loro ritiro di settore a novembre. Prima ancora il principio e fondamento sarà vissuto con i Prefetti e i capi ufficio nella settimana di esercizi che il Cardinale Vicario predicherà, dal 5 al 9 novembre. Tutti così si chiederanno, alla luce del cammino della memoria: “Chi sono io. Chi sei tu, o Signore?”. I riferimenti biblici sono gli stessi: i primi sei capitoli dell’Esodo, i primi due capitoli della Lettera ai Corinti ed alcuni passaggi del primo capitolo “Evangelii Gaudium” (la Chiesa è una madre dal cuore aperto)
La seconda tappa è la riconciliazione. Le due esperienze fondamentali, da vivere in parrocchia, sono gli esercizi spirituali al popolo, in Quaresima, ispirati alla prima settimana degli Esercizi di S. Ignazio, per riscoprire la Misericordia di Dio (ognuno l’organizza secondo la sua modalità: due o tre serate in parrocchia, un fine settimana fuori Roma, una giornata in un monastero…) e una liturgia penitenziale da vivere prima o durante la settimana santa. Lo schema di questa liturgia penitenziale sarà fornito dall’Ufficio liturgico o se si preferisce sarà lo stesso utilizzato dal Papa nell’incontro che abbiamo con lui nel giovedì dopo il mercoledì delle Ceneri. Anche a livello di prefettura realizzeremo una liturgia penitenziale: è l’incontro di Prefettura aperto a tutti e presieduto dal vescovo ausiliare, nel quale insieme chiediamo il perdono del Signore, ognuno riconoscendo i propri peccati. Per noi preti è previsto il ritiro di Quaresima di settore e la liturgia penitenziale con il Papa. Sperimenteremo di essere tutti accomunati dalla debolezza e dalla misericordia, di non doverci nascondere a Dio e agli altri, ma di poter contare sull’apertura di cuore dei fratelli. Le varie realtà ecclesiali potranno preparare una richiesta di perdono da pronunciare davanti all’assemblea liturgica di prefettura: un rappresentante dei catechisti, uno dei presbiteri, un altro dei religiosi, uno che rappresenti i laici di quella determinata associazione o movimento …
La terza tappa (il grido che sale dalla città) verrà quest’anno soltanto abbozzato. Prenderà l’avvio dall’incontro con il Papa che ci sarà a maggio e che ci inviterà ad ascoltare il grido della città e a vivere oggi quei due grandi “sì” che sono nel secondo capitolo di EG: “sì” alla spiritualità missionaria, (78-80) “si” alle relazioni nuove generate da Gesù Cristo” (87-92): la Chiesa vive la rivoluzione della tenerezza nei quartieri perché si fa vicina a ogni essere umano. Nelle prefetture, sia nell’incontro tra preti sia nel terzo incontro aperto a tutti (lì dove si riterrà opportuno farlo: altrimenti in parrocchia), rifletteremo sulle parole del Papa, così come abbiamo fatto altre volte in occasione del Convegno. Vivremo poi la celebrazione diocesana della Veglia di Pentecoste, dove come Mosè davanti al fuoco ardente, al roveto ardente dello Spirito, siamo invitati a toglierci i sandali e andare in missione.