DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO
All’esterno l’edificio si presenta in laterizio, a due ordini. L’ordine inferiore è movimentato dalla presenza di un atrio scandito da due pilastri e dalla scritta latina « Obsculta o fili praecepta magistri: ora et labora » (“Ascolta, o figlio, i precetti del maestro: prega e lavora”). Nell’ordine superiore è posta una finestra ovale, ove è inserita una croce e alcuni simboli della tradizione iconografica cristiana, ossia il pesce, il cristogramma, la colomba e il pastorale. Sulla sommità della facciata è lo stemma di papa Pio XII. Nell’atrio d’ingresso è murata una lapide che ricorda l’elevazione della chiesa a diaconia cardinalizia il 28 giugno 1988 per decreto di Giovanni Paolo II.
L’interno della chiesa è ad un’unica navata, con una navatella sul lato destro separata dal corpo centrale da pilastri, e con quattro cappelle sul lato sinistro. La prima cappella, appena entrati, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, ha lo stesso orientamento della chiesa: nella parete di fondo è un mosaico di Armando Baldinelli raffigurante il Sacro Cuore. Le due cappelle seguenti conservano opere di artisti del Novecento: una Madonna col bambino di Silvio Consadori (del 1951) e San Giuseppe con Gesù adolescente di Luigi Filocamo (del 1953). L’altare maggiore è dominato da una composizione marmorea ove si ripete il motto benedettino Ora et labora con una tela di Ferruccio Ferrazzi raffigurante San Benedetto. Una statua del santo è collocata nella navatella di destra.
Nella cappella dedicata a Maria vergine sono murate due lapidi: in quella di sinistra si ricorda la visita di papa Giovanni Paolo II, in quella di destra si commemora la figura del cardinale Andrea Carlo Ferrari nel giorno della sua beatificazione (10 maggio 1987).