Fotoracconto della Cena di Santa Scolastica (10/02/2016)

Il 10 di febbraio, si festeggia Santa Scolastica, sorella di San Benedetto.

Noi, quest’anno, l’abbiamo festeggiato il 9 in quanto il 10 era mercoledì delle ceneri.

Ci siamo visti alle ore 20 nella mensa.

I collaboratori hanno cucinato e servito a tavola e le collaboratrici sono rimaste sedute.

Menù: polenta, salsiccie e spuntature di maiale.

La parrocchia non è luogo da emozioni forti: è un posto dove le cose accadono con calma.

E con calma, da noi, sta nascendo una piccola comunità di amici.

Nelle piccole comunità non è necessario essere frizzanti, eleganti e strepitosi.

Bisogna essere come i ragazzini: fieri dei propri amici perché stanno condividendo con loro l’emozionante scoperta del mondo.

Ed, in un certo senso, è proprio quello che facciamo noi ogni volta che ci incontriamo: scopriamo il mondo ed il suo Senso.

Ed accettiamo che ognuno di noi segua il sentiero con il suo ritmo.

Seguendo i percorsi che gli sono più congeniali.

E pendenze compatibili con le gambe, il cuore e la stagione.

Martedì sera, questa condizione ha creato una gioia semplice e lieve come la carezza dello Spirito che toccava le guance di chi si sentiva come una famiglia raccolta nella sua casa.

Ma bando alle ciance… guardiamo le foto!

 

Oggi (9 febbraio, ore 20:00) Cena dei collaboratori della parrocchia per la festa di Santa Scolastica

Statua della santa a MontecassinoIl 10 di febbraio, si festeggia Santa Scolastica, sorella di San Benedetto.

Noi, quest’anno, festeggiamo il 9 in quanto il 10 è mercoledì delle ceneri.

Appuntamento alle ore 20 nella mensa.

Menù: polenta, salsiccie e spuntature di maiale.

I collaboratori cucinano e servono a tavola e le collaboratrici stanno sedute.

 

La polenta sessista di Santa Scolastica

Statua della santa a MontecassinoIl 10 di febbraio, si festeggia Santa Scolastica, sorella di San Benedetto.

Noi, quest’anno, festeggiamo il 9 in quanto il 10 è mercoledì delle ceneri.

Le collaboratrici della parrocchia si sono messe in testa che questa doveva essere la loro festa e che essa dovesse essere festeggiata con una scorpacciata di polenta.

Questo ci piace.

L’elemento che ci piace di meno è la decisione (sempre presa dalle “gentili” consorti) di  non muovere un dito e farsi servire e riverire da noi collaboratori funestati dalla sventura di essere nati maschi.

20150208_125615Premettiamo che, secondo noi, uno non può svegliarsi una mattina ed inventarsi una tradizione la quale, quantomeno per motivi semantici, deve essere tramandata da qualcuno.

Inoltre, lamentiamo che l’assenza di una tradizione equivalente ed inversa causa una difficilmente tollerabile disparità di trattamento tra i collaboratori e le collaboratrici.

D’altro canto, di fronte alla possibilità di goderci un bel piatto di polenta, salsiccia, sugo e spuntature di maiale,

  • affrontiamo con gioia l’onere necessario ad testimonianza di grande statura morale
  • e riconosciamo le possibilità generate dalla disposizione di fidanzate e (soprattutto) mogli all’esterno della cucina nel momento del raddoppio delle dosi salsiccia presenti dei nostri virili piatti.

Quelli che vogliono partecipare, si ricordino di

  • passare in segreteria ed avvertire della loro presenza entro lunedì mattina,
  • corrispondere 5 euro per la spesa,
  • presentarsi in parrocchia alle ore 20 di martedì 10 febbraio,
  • portare mariti nerboruti in quanto girare la polenta per tutta quella gente è un’attività fisicamente sfidante. 
Il nome di Scolastica, sorella di Benedetto da Norcia, richiama al femminile gli inizi del monachesimo occidentale, fondato sulla stabilità della vita in comune. Benedetto invita a servire Dio non già “fuggendo dal mondo” verso la solitudine o la penitenza itinerante, ma vivendo in comunità durature e organizzate, e dividendo rigorosamente il proprio tempo fra preghiera, lavoro o studio e riposo. Da giovanissima, Scolastica si è consacrata al Signore col voto di castità. Più tardi, quando già Benedetto vive a Montecassino con i suoi monaci, in un altro monastero della zona lei fa vita comune con un gruppetto di donne consacrate.

La Chiesa ricorda Scolastica come santa, ma di lei sappiamo ben poco. L’unico testo quasi contemporaneo che ne parla è il secondo libro dei Dialoghi di papa Gregorio Magno (590-604). Ma i Dialoghi sono soprattutto composizioni esortative, edificanti, che propongono esempi di santità all’imitazione dei fedeli mirando ad appassionare e a commuovere, senza ricercare il dato esatto e la sicura referenza storica. Inoltre, Gregorio parla di lei solo in riferimento a Benedetto, solo all’ombra del grande fratello, padre del monachesimo occidentale.

Santa Scolastica da Norcia
Religiosa
Nascita 2 marzo 480
Morte 10 febbraio 547
Venerata da Chiesa cattolica, Chiese ortodosse, Chiesa anglicana
Santuario principale Montecassino
Ricorrenza 10 febbraio
Attributi abito monacale, colomba, giglio
Patrona di monache benedettine, puerpere, Le Mans, invocata contro la pioggia e i fulmini

Sottolineiamo che non esiste fonte alcuna che possa associare Santa Scolastica con tradizioni asservitive nei confronti dei poveri consorti.

Lo Staffo del benedetto sito